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PlasticTrace

– Metrological traceability of measurement data from nano to small-microplastics for a greener environment and food safety

21GRD07
Coordinatore: Andrea Mario Giovannozzi (INRIM)
Ruolo INRIM: Project Coordinator, Micro/Nanoplastic characterization using FTIR and Raman Spectroscopy, correlative AFM-Raman, hyphenated methodology based on AF4/DLS/UV-Vis/Raman
Partners

Metrological Institutes: BAM (Germany), DFM (Denmark), Ihi (Portugal), IPQ (Portugal), LGC (UK), LNE (France), NIVA (Norway), SMD (Belgium), SYKE (Finland), UBA (Germany);

Research Institutes/Universities:  I FC.ID (Portugal), FhG (Germany), Hereon (Germany), Sciensano (Belgium), SINTEF (Norway), UDC (Spain), UNIPR (Italy), UNITO (Italy);

SME: Postnova (Germany), SmartMembranes (Germany);

Industries: Horiba (France), Nestlè Waters (France);

Il progetto PlasticTrace ha l’obiettivo di rispondere all’urgente necessità di sviluppo e armonizzazione di metodi per l’identificazione chimica, la caratterizzazione fisica e la quantificazione di piccole micro/nanoplastiche (SMP/NP) rilasciate nell’acqua potabile, nelle matrici alimentari e ambientali, come richiesto dall’azione dell’UE sull’economia circolare Piano (CEAP). In questo contesto, verranno sviluppati, ottimizzati, confrontati e armonizzati approcci analitici complementari, che porteranno alla definizione della tracciabilità metrologica delle misurazioni attraverso solidi studi di validazione. Nell’ambito del progetto saranno sviluppati nuovi materiali di riferimento SMP/NP rilevanti per l’ambiente. La cooperazione internazionale con le principali parti interessate a livello globale sarà considerata la base per una piattaforma metrologica europea.

L’inquinamento da plastica è riconosciuto come un grave problema antropogenico a livello globale, dove complessi processi di trasformazione fisico-chimica (come invecchiamento, degradazione e frammentazione) producono MP e, successivamente, NP. Questi processi si verificano durante la produzione, l’uso da parte dei consumatori, il trattamento dei rifiuti, nonché attraverso i processi ambientali dopo le emissioni di veicoli/industriali. Diversi studi hanno riportato la presenza, i metodi analitici e la tossicità di MP più grandi nell’ambiente e nelle matrici alimentari. Tuttavia, le MP (< 100 µm SMP) e le NP (< 0,1 µm) nei sistemi naturali sono state trascurate, principalmente a causa delle significative sfide metodologiche associate alle loro proprietà micro e nano-specifiche. Anche se si ipotizza la presenza di SMP/NP in campioni ambientali e alimentari (inclusi campioni di acqua, biota e suolo), esistono dati limitati per dimostrare e quantificare in modo conclusivo le rispettive quantità. Pertanto, è urgente sviluppare e utilizzare procedure analitiche armonizzate e standardizzate per la caratterizzazione di SMP e NP.

A questo riguardo, la Commissione Europea (CE) ha avviato uno studio per comprendere meglio i potenziali impatti ecotossicologici degli SMP, incoraggiando così la ricerca volta a una caratterizzazione migliore e più accurata sia dei materiali che delle condizioni di esposizione. Inoltre, nel marzo 2020 la CE ha adottato il nuovo CEAP, che incoraggia il consumo sostenibile e mira a prevenire i rifiuti di plastica. Per ridurre la contaminazione plastica, tuttavia, sono necessari metodi per l’identificazione, la caratterizzazione e la quantificazione di SMP e NP in matrici alimentari e ambientali. Tali metodi dovrebbero essere convalidati metrologicamente, utilizzando materiali di riferimento appropriati, affinché l’Europa possa stabilire misurazioni armonizzate e tracciabili di SMP e NP.

Gli utenti finali delle procedure sviluppate includono organizzazioni pubbliche/ONG che si occupano di monitoraggio ambientale e alimentare, organismi di regolamentazione responsabili del controllo dell’inquinamento ambientale e della sicurezza alimentare, nonché industrie potenzialmente responsabili (direttamente o indirettamente) delle emissioni di MP e dello smaltimento nell’ambiente o la catena alimentare umana. Inoltre, la necessità di un’infrastruttura di misurazione efficiente e affidabile è richiesta dalla proposta di restrizione dell’ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche), mirata all’aggiunta di MP nei prodotti di consumo, nonché dalla nuova direttiva sull’acqua potabile (UE) 2020/2184 mirata anche alle microplastiche (la revisione è prevista per il 2024).

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